Chi era Cornelia de Lange? La dottoressa de Lange fu una docente di pediatria specializzata in neurologia. Fu lei a descrivere la sindrome in due bambine, nel 1933, le quali anche se non erano parenti, mostravano delle somiglianze fisiognomiche davvero notevoli e questo portò la dottoressa de Lange, e le infermiere che lavoravano con lei, a pensare che si trattasse della stessa persona. In seguito (nel 1941) dopo aver descritto un altro paziente che mostrava le stesse caratteristiche, la dottoressa ha presentato un resoconto sulla sindrome e decise di chiamare tale disturbo "Typus Degenerativus Amstelodamensis" però fu proprio da quel momento che prese il suo nome. E’ possibile trovare anche la denominazone 'sindrome di Brachmann e de Lange', in quanto si deve al dottor Brachmann, un medico tedesco, la prima descrizione della sindrome nel 1916.
Questo blog nasce dal pensiero di dar voce ad un mondo speciale e forse non abbastanza conosciuto. Per farlo non utilizzerò solo informazioni standardizzate, bensì vi darò in prestito i miei occhi e le mie emozioni affinchè questo mondo dal mio cuore arrivi al vostro.
giovedì 27 gennaio 2011
sabato 22 gennaio 2011
Cosa possono fare i genitori e gli operatori per aiutare in questi casi?
E' bene sapere che, nelle persone Cdls, sono molto variabili sia le caratteristiche della sindrome stessa, sia la tipologia dei comportamenti simil-autistici , perciò il trattamento dovrà essere individualizzato e potrebbe quindi differenziarsi; occorre infatti tener conto dei livelli di abilità e della natura esatta dei problemi del soggetto.
domenica 16 gennaio 2011
Qual'è la causa delle caratteristiche simili all'autismo nella CDLS?
Sono molte e di svariato tipo le spiegazioni per i problemi comportamentali e per le problematiche inerenti all'area della socializzazione e della comunicazione che, gli individui con disturbo dello spettro autistico, manifestano. Un ipotesi, in riferimento alla difficoltà di interazione personale, è l'interpretazione della "Teoria della mente". Questa teoria, in termini cognitivi, si riferisce a quella fondamentale capacità umana di riflettere e comprendere il proprio e altrui stato mentale. Se nel bambino non si forma adeguatamente una coerente teoria della mente, possono svilupparsi deficit e patologie assai notevoli. Coloro che manifestano un disturbo dello spettro autistico non sviluppano la capacità di riuscire a comprendere che le loro idee/convinzioni e i loro pensieri sul mondo possano esser diversi da quelli di altri individui. Questo significa che quando si trovano assieme ad altra gente, potrebbero avere problemi/difficoltà a capire la situazione e questa interazione potrebbe, di conseguenza, generare ansia.martedì 11 gennaio 2011
Disturbo dello spettro autistico nella Cornelia de Lange.
Vista la correlazione tra autismo e Cdls, spesso ci si è chiesti quali sono le caratteristiche del disturbo dello spettro autistico nella CDLS. Ricerche su individui Cdls mostrano che a questa sindrome sono associate caratteristiche tipiche dell'autismo. Sono 3 le caratteristiche maggiormente riscontrate del disturbo dello spettro autistico:
- povere o inusuali le capacità di interazione sociale;
- ritardo dello sviluppo o problemi nella comunicazione verbale (inclusa anche la non verbale);
- presenza di comportamenti ripetitivi, propensione alla monotonia, interessi limitati e atteggiamenti come disporre in fila gli oggetti.
Nonostante questo,non necessariamente a tutti gli individui Cdls devono essere diagnosticate/associate sindromi autistiche; infatti la ricerca ci dice che le caratteristiche tipiche dell'autismo sono comuni in persone affette da Cdls e che alcune di queste potrebbero ricadere nello spettro autistico.
lunedì 3 gennaio 2011
LA CAA.
"La comunicazione aumentativa (CAA) è ogni comunicazione che sostituisce o aumenta il linguaggio verbale, ed è un area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità temporanea o permanente di individui con bisogni comunicativi complessi attraverso l'uso di componenti comunicativi speciali o standard." Si tratta di un intervento e che può utilizzare tante tecniche diverse. L'aggettivo "aumentativa" indica che non sostituisce ma accrescere (o meglio, il tentativo è quello di accrescere) la comunicazione naturale, utilizzando tutte le abilità/competenze/capacità dell'individuo --> vocalizzazioni + il linguaggio verbale residuo + i gesti + i segni+ la comunicazione con ausili + tecnologia avanzata inclusi. Un sistema di CAA è un tipo di decodificatore che funziona in maniera immediata, in un continuum tra il linguaggio del bambino/ragazzo ed il nostro, e viceversa. Possono essere utilizzati sistemi di simboli o di immagini, in cui ogni figura usata ha scritta sopra la parola o il verbo che rappresenta, per rendere così tutte le parole comprensibili anche al partner comunicativo.
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